2 CICLO: Il Mondo dei pixel materialità e immaterialità | Hardware e schermi, la digitalizzazione delle immagini. Il mondo raster.

 

Dentro il computer / hardware e software

 

1. CALCOLO DELLA LEVA UMANA

Anche nel mondo del calcolo sin dall’antichità vi è l’aspirazione di avere un calcolo meccanizzato secondo la logica del lavoro meccanizzato.

2. LA MACCHINA DELL’INVENTORE

Nella prima parte dell’800, il matematico inglese Charles Babbage (1792-1871) inventa la "macchina analitica", cioè una calcolatrice meccanica capace di elaborare tabelle per realizzare calcoli automatici.

3. LA LOGICA BINARIA

Nella metà dell’800 George Boole (1815-1864) inventa e formaliza un nuovo linguaggio: "l’algebra binaria" (detta anche booleana) ovvero una logica che, operando su un sistema di numerazione che dispone di due sole entità (0 e 1), trasforma ogni informazione in sequenze di 0 e 1.

La fase successiva a questa crescita si ha agli inizi del ‘900 negli Stati Uniti, ove, in occasione di un censimento, si raccolgono dati con delle schede perforate che garantiscono una rapida lettura e archiviazione dei dati stessi.

4. IL COMPUTER

E’ agli inizi del XX secolo che, con l’avvento dell’elettricità e la conseguente invenzione della valvola elettronica, venne realizzato un computer elettronico.

Queste valvole elettroniche, studiate e sperimentate in primitivi congegni meccanici, portarono alla realizzazione nel 1946 negli Stati Uniti del primo supercomputer: l’Eniac (Elettronic Numeric Integrator And Calculator) che occupava quasi 150m2.

L’IBM (Industrial Business Machine) avrà un ruolo di primaria importanza nella crescita e nell’evoluzione di questo settore.

Nel 1948 dal sistema a valvola si passa ai transistor. Con l’invenzione del transistor, che utilizza il silicio, si ha nei computer una forte riduzione degli ingombri.

Il silicio rappresenterà, nella ricerca successiva, un elemento chiave per la riduzione degli ingombri, perché permette di condensare i grandi circuiti e quindi di passare dal transistor al chip.

Nel 1960 nasce il primo chip® circuiti intrgrati.

L’invenzione del chip ha rappresentato il primo passo verso la realizzazione dell’hardware, cioè verso la creazione del personal computer.

5. IL PERSONAL

Nel 1967 Douglas Engelbart deposita i brevetti del "mouse".

Il 1968 è l’anno della svolta. In questo periodo si forma in California un movimento culturale che vuole che il computer non sia uno strumento esclusivo degli ambienti militari e scientifici ma uno strumento alla portata di tutti. Da qui partono nelle università diverse ricerche. E’ l’inizio della "Silicon Valley".

Nel 1976, Steve Jobs e Steve Wozniak, sostenuti da campagne che investono, anche se con poco denaro, in questa direzione, elaborano il primo vero Personal Computer "Apple I". Sarà il primo PC prodotto in serie.

Per la prima volta questo tipo di macchina comincia ad entrare in casa.

Nel 1977 Jobs e Wosniak elaborano "Apple II", un sistema programmabile dotato di:

6. DOS E PC

I Personal Computer realizzati erano diversi tra loro a secopndo delle regole che il programmatore stesso decideva di inserire.

Nel 1977 Bill Gates inventa un linguaggio basato su informazioni standard, scrivendo su una base hardware un linguaggio semplice ed unificato.

Nasce cosi l’MS DOS, ovvero un sistema operativo che, utilizzando un sistema di comunicazione seriale, unificava le informazioni di settaggio.

L’MS DOS si imposta come standard quando, nel 1981, l’IBM compra il codice inventato da Gates e lo adotta come sistema operativo. Nacque cosi la Microsoft.

7. MAC E BIT

Nel 1975 Jobs visita i laboratori della Xerox, dove insieme ad un gruppo di ricercatori sviluppa un sistema che lega uno schermo grafico, ovvero bit-mappato, d un sistema di puntatori xy (mouse):® schermo grafico + sistema puntatori.

Inoltre viene sviluppato il Menù a tendina, ovvero un raggruppamento di microprogrammi rappresentati da icone.

Nasce cosi "LISA" il primo computer grafico costituito da: schermo grafico + tastiera + mouse + stampante.

Gli studi proseguono:

1983® QUICKDRAW: E’ sostanzialmente un sistema copia-incolla da un programma all’altro. Cioè posso tagliare e copiare un’immagine da un programma raster e incollarlo in un programma di scrittura.

1985® POSTSCRIPT: tecnologia di traduzione tra computer e stampante.

1987® HYPERTALK: Il primo sistema ipertestuale.

1990® QUICKTIME: tecnologia che consente di vedere i filmati.

1994® HTML: evoluzione dell’hypertalk, è un linguaggio ipertestuale multipiattaforma.

1995® QUICKTIME 3D: programma capace di gestire le immagini tridimensionali in movimento. Da questa tecnologia, si passera poi a QUICKTIME-VR, capace di ruotare l’oggetto e rappresentarlo da infiniti punti di vista.

 

 

 

IL MONDO RASTER

1.Leonardo

Primo fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere un disegno se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici (cioè inviandolo manualmente). Come faccio in altre parole a "trasmetterlo" effettivamente?

Soluzione: lo traduco per punti in coordinate geometriche all’interno di una matrice secondo un codice condiviso.

Pertanto:

1.dobbiamo scambiarci una convenzione, come la costruzione di due griglie identiche.

® C = Convenzione

2.dobbiamo dire che tipo di convenzione vogliamo usare. In questo caso sarà una convenzione Raster o Bit-Mappata, ovvero una convenzione per punti all’interno della griglia concordata.

® C/Raster

3.Dobbiamo indicare i colori che in questo caso sono il Bianco e il Nero

® C/Raster/BN

4.dobbiamo concordare sulla risoluzione dell’immagine, ovvero sulla quantità di pixel (Picture elementi:punti che compongono un’immagine grafica) contenuti nella griglia, in altre parole sull’unità di misura da adottare (dpi = n. di pixel x ppollice).

® C/Raster/BN/640x480

5.infine mettiamo le coordinate: numeri in verticale e lettere in orizzontale.

® C/Raster/BN/640x480/A&N

Nel caso in cui vogliamo trasmettere un disegno a colori dobbiamo seguire la stessa logica, solo che adesso dobbiamo inviare le informazioni a colori attraverso un sistema che ci trasmetta la logica dei colori.

Anche il colore corrisponde ad un codice condiviso, derivante dalla combinazione di un numero finito di colori: LOGICA RGB, dove ogni punto ha una gradazione di RED, GREEN, BLUE (es. colore x = RGB 213,72,40).

Quindi, la convenzione per una trasmissione a colori diventa:

® C/Raster/256: 213R-72G-40B/640x480/A&N

Risoluzioni: all’interno dei programmi raster c’è un rapporto fra la matrice tipica dello schermo 72dpi e i pixel.

72dpi e 20 cm come base se la destinazione è lo schermo del computer;

150 dpi e scala reale se la destinazione è la stampa con stampanti media risoluzione;

300 dpi e scala reale se la destinazione è la stampa con stampanti ad alta risoluzione.

Si apre quindi il grande mondo della digitalizzazione: macchine digitali, scanner web-cam etc.

 

 

 

 

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